Materie prime critiche
La Commissione Europea ha annunciato una lista di 47 progetti strategici per ridurre la dipendenza dell’Unione dalle importazioni di materie prime critiche, in particolare dalla Cina.
Questi materiali, tra cui litio, cobalto e nichel, sono essenziali per l’industria tecnologica, militare, aerospaziale e per la transizione ecologica. L’iniziativa rientra nell’attuazione del Critical Raw Materials Act (CRMA) approvato nel 2024, che stabilisce l’obiettivo di soddisfare almeno il 10% della domanda di estrazione, il 40% della lavorazione e il 25% del riciclo entro il 2030. Il piano prevede un investimento complessivo di 22,5 miliardi di euro e una significativa riduzione dei tempi burocratici per l’approvazione dei progetti: massimo 27 mesi per le miniere e 15 mesi per gli altri impianti.
Tra i 47 progetti selezionati, quattro riguardano l’Italia e sono focalizzati esclusivamente sul riciclo delle materie prime critiche. Il più grande, con un investimento tra i 350 e i 400 milioni di euro, è quello di Glencore a Portovesme (Sardegna), che convertirà parte del suo impianto per il riciclo delle batterie esauste e il recupero di materiali preziosi. Solvay, multinazionale belga, userà il suo stabilimento chimico di Rosignano (Toscana) per estrarre palladio dalle marmitte catalitiche. A Frosinone, Itelyum Regeneration si occuperà del riciclo dei rifiuti elettronici, mentre Circular Materials, con sede a Padova, svilupperà un impianto per recuperare nichel, rame e platino dagli scarti liquidi industriali.
Questa iniziativa rappresenta un passo significativo verso un’Europa più autonoma e resiliente nel settore delle materie prime critiche. La riduzione della dipendenza dalle importazioni mitiga i rischi legati alle instabilità geopolitiche e rafforza la sicurezza economica dell’UE. Inoltre, il focus sul riciclo in Italia evidenzia un impegno concreto verso la sostenibilità ambientale, riducendo la necessità di nuove estrazioni. Con il supporto finanziario e regolatorio della Commissione, questi progetti potranno accelerare la transizione verso una catena di approvvigionamento più sicura ed efficiente per l’industria europea.