Il nucleare in Italia: un'opportunità per il futuro energetico del paese
Il nucleare è tornato al centro del dibattito pubblico in Italia, e non solo. La crescente domanda di energia, la necessità di decarbonizzare il sistema produttivo e le sfide geopolitiche legate alle fonti fossili hanno spinto molti Paesi a rivalutare questa fonte di energia. Anche in Italia, dopo il referendum del 1987 che ne sancì l’abbandono, si assiste a un crescente interesse per il nucleare, alimentato da diverse realtà industriali e politiche.
Le ultime notizie:
A febbraio 2025, Confindustria ha organizzato un convegno a Roma per rilanciare il rapporto sul nucleare dell’Agenzia Internazionale per l’Energia (AIE). L’evento ha visto la partecipazione di importanti figure del mondo industriale e politico, tra cui Aurelio Regina, delegato del presidente di Confindustria per l’Energia, e Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica1.
Durante il convegno, Aurelio Regina ha sottolineato l’importanza del nucleare per la transizione energetica e per mantenere la competitività dell’industria italiana. “Se vogliamo mantenere la nostra vocazione industriale e procedere nel contempo nella transizione energetica l’energia nucleare è un’opzione ineludibile.”1
Il Ministro Pichetto Fratin ha espresso un’apertura verso il nucleare, affermando che “«Il disegno di legge delega sul nucleare è pronto e andrà in un prossimo consiglio dei ministri, mi auguro che possa essere approvato per l’autunno. Nel frattempo stiamo lavorando con il ministero dell’Economia sul decreto bollette. È possibile che arrivino insieme. Sulle coperture dobbiamo verificare con il ministero dell’Economia, lo stanno facendo, vedremo nei prossimi giorni. Il mio impegno è creare le condizioni per dare risposte alle esigenze del paese”.1
Il nucleare nel contesto europeo:
A livello europeo, il nucleare sta vivendo una fase di forte sviluppo. La Commissione Europea ha incluso l’energia nucleare nella Tassonomia verde, riconoscendone il ruolo nella lotta al cambiamento climatico. Diversi Paesi europei, tra cui Francia e Svezia, stanno investendo in nuove tecnologie nucleari, come i reattori modulari di piccole dimensioni (SMR) e i reattori veloci.2
Il Rapporto Draghi
Il Rapporto Draghi sulla competitività europea, pubblicato a settembre 2024, sottolinea l’importanza di un’energia a prezzi competitivi per la crescita economica dell’Unione Europea. Il rapporto evidenzia come il costo dell’energia in Europa sia significativamente più alto rispetto ad altre regioni del mondo, come gli Stati Uniti e la Cina. Questo gap di competitività è dovuto a diversi fattori, tra cui la dipendenza dalle importazioni di gas naturale, l’esposizione ai mercati spot e la volatilità dei prezzi. Il Rapporto Draghi non si esprime esplicitamente a favore del nucleare, ma sottolinea la necessità di diversificare le fonti di approvvigionamento energetico e di ridurre la dipendenza dalle fonti fossili.3
I vantaggi del nucleare
L’energia nucleare offre diversi benefici rispetto ad altre fonti energetiche. Dal punto di vista ambientale, le centrali nucleari si distinguono per il loro basso impatto, in quanto non emettono gas serra durante il funzionamento, contribuendo così attivamente alla lotta contro il cambiamento climatico. Presentano inoltre un’elevata efficienza energetica, essendo capaci di generare ingenti quantità di elettricità utilizzando una quantità relativamente modesta di combustibile. Un altro punto di forza è l’affidabilità: le centrali possono operare ininterrottamente, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, assicurando una fornitura di energia costante e stabile. Infine, la sicurezza è un aspetto fondamentale, con impianti progettati e gestiti secondo rigorosi standard internazionali per minimizzare i rischi di incidenti.
Le sfide del nucleare
Nonostante i vantaggi, l’adozione del nucleare comporta anche sfide significative. I costi di costruzione di una centrale nucleare sono notevoli e richiedono investimenti ingenti, oltre a tempi di realizzazione lunghi. La gestione dei rifiuti radioattivi prodotti rappresenta un’altra questione complessa, poiché le scorie necessitano di essere trattate, stoccate e smaltite in condizioni di massima sicurezza per periodi molto lunghi. Infine, l’accettazione sociale del nucleare è spesso un ostacolo, con l’opinione pubblica frequentemente divisa a causa di preoccupazioni legate alla sicurezza degli impianti e all’impatto ambientale a lungo termine, specialmente in relazione allo smaltimento delle scorie.
Il futuro del nucleare in Italia
Il futuro del nucleare in Italia è ancora incerto. Nonostante il crescente interesse da parte di alcuni settori, l’opinione pubblica rimane divisa e il quadro politico non è ancora del tutto favorevole a un ritorno a questa fonte di energia. Tuttavia, le sfide energetiche e ambientali che il Paese deve affrontare potrebbero spingere a riconsiderare il ruolo del nucleare nel mix energetico nazionale.
L’Italia ha una lunga storia di ricerca e sviluppo nel settore nucleare. Negli anni ‘60 e ‘70, il Paese ha costruito e gestito diverse centrali nucleari, ma il referendum del 1987 ha portato alla loro chiusura. Oggi, l’Italia partecipa a progetti di ricerca e sviluppo in ambito nucleare a livello europeo e internazionale.4
Le nuove tecnologie nucleari, come gli SMR, offrono la possibilità di costruire centrali più piccole, sicure ed economiche rispetto a quelle tradizionali. Queste tecnologie potrebbero rappresentare una soluzione per l’Italia, consentendo di produrre energia pulita e affidabile senza i rischi e gli elevati costi di investimento delle centrali di grandi dimensioni.5
Conclusioni
Il nucleare è una fonte di energia controversa, ma che presenta indubbi vantaggi in termini di decarbonizzazione, efficienza e affidabilità. L’Italia, pur avendo abbandonato il nucleare nel 1987, sta assistendo a un rinnovato interesse per questa fonte di energia, alimentato dalle sfide energetiche e ambientali che il Paese deve affrontare. Il futuro del nucleare in Italia dipenderà dalla capacità di superare le sfide legate ai costi, alla gestione dei rifiuti e all’accettazione sociale.
Un dibattito pubblico informato e trasparente sul tema è fondamentale per superare le resistenze e le paure legate al nucleare. L’Italia ha le competenze e le tecnologie per tornare a essere un Paese leader nel settore nucleare, contribuendo alla transizione energetica e alla crescita economica del Paese.
-
Picchio N. (2024, 21 febbraio). Le imprese: nucleare unica via per industria e transizione. Il Sole 24 Ore, 5. ↩︎ ↩︎ ↩︎
-
IEA (2025), The Path to a New Era for Nuclear Energy, IEA, Paris https://www.iea.org/reports/the-path-to-a-new-era-for-nuclear-energy, Licence: CC BY 4.0 ↩︎
-
Draghi, M. (2024), The future of European competitiveness. https://commission.europa.eu/topics/eu-competitiveness/draghi-report_en ↩︎
-
World Nuclear Association. (2025, 17 gennaio). French-Italian collaboration on SMR deployment. world-nuclear-news.org. https://www.world-nuclear-news.org/articles/french-italian-collaboration-on-smr-deployment ↩︎
-
IAEA (2023, September 14). What are Small Modular Reactors (SMRs)? International Atomic Energy Agency. Retrieved February 21, 2025, from https://www.iaea.org/newscenter/news/what-are-small-modular-reactors-smrs ↩︎