Applica l'intelligenza artificiale alla tua azienda
Motivazione
Concetti quali digitalizzazione, cloud, intelligenza artificiale
(IA), vogliono dire molto e niente se non vengono messi nel contesto
della tua industria e della tua azienda. Questo workshop e’ orientato
a fare chiarezza su come le moderne tecnologie, in cui l’IA occupa un
ruolo centrale per la sua vastita’ di applicazioni possibili, possono
venire applicate ai tuoi processi e catene di valore, cosi’ da
aumentare il successo e l’allineamento dei risultati con la tua
strategia.
Grazie a un approccio concreto e contestualizzato, il workshop ti
guiderà nel comprendere come le soluzioni tecnologiche possano
generare valore reale per il tuo business.
Lo sapevi che …
L’intelligenza artificiale è integrata in molti strumenti di uso
quotidiano, incluso LinkedIn Sales
Navigator,
dove migliora l’efficienza e la precisione nella generazione di lead e
nelle attività di outreach.
- L’IA analizza i lead salvati, le ricerche e le connessioni per
consigliare nuovi potenziali clienti o account che corrispondono al
tuo target.
- Strumenti basati sull’IA, come Relationship Explorer, rivelano
connessioni tra te e potenziali clienti, come contatti in comune,
per facilitare presentazioni e costruire relazioni.
- L’IA fornisce aggiornamenti in tempo reale sulle attività degli
account, come cambiamenti di ruolo, tendenze di assunzione o
priorità aziendali, consentendo un outreach più efficace e
tempestivo.
- L’IA ottimizza l’uso dei filtri di ricerca per aiutarti a
identificare i prospect più rilevanti, imparando dalle interazioni e
preferenze passate.
Esempio: digitalizzazione e intelligenza artificiale in una piccola azienda installazione impianti elettrici
Scopri un caso pratico di questo prodotto: dall’incontro iniziale al
rapporto finale, attraverso un’analisi esplorativa, l’individuazione
delle aree di intervento, il contratto di collaborazione, il lavoro di
ricerca, il questionario di condivisione e valutazione delle idee, ed
il workshop di discussione.
Per saperne di piú
Processo
Definizione dell’esigenza
Si puo’ partire da un bisogno dell’azienda, ad esempio la
consapevolezza di poter aumentare il margine, i volumi o il fatturato
a causa di un vantaggio competitivo, contrastata da una percezione di
obsolescenza delle piattaforme gestionali. Ma si puo’ anche partire
dalla realizzazione che l’IA progredisce rapidamente intorno a noi, e
che potrebbe esserci una soluzione su misura per il modello di
business del cliente che attende solo l’implementazione e la
trasformazione in vantaggio competitivo.
Come per gran parte delle consulenze, si lavora con il committente nei
primissimi incontri per trasformare l’esigenza in una base per una
collaborazione: ad esempio, accordarsi sulla domanda da risolvere
“Cosa puo’ fare l’IA per il mio business, per aumentare il mio
margine mantenendo invariate tutte le altre metriche aziendali
strategiche, a partire dalla soddisfazione degli impiegati e dei
clienti”.
Allineamento sugli obiettivi
Il consulente, in collaborazione con il committente, chiarisce gli
obiettivi del workshop ed esamina il livello di maturità dell’azienda
in relazione al tema da analizzare. Questo processo è personalizzato e
può prevedere:
- Interviste ai responsabili dei reparti tecnici e operativi.
- Questionari interni per raccogliere il livello di familiarità con
l’IA.
- Analisi sul campo delle attività operative, amministrative, e
specifiche in oggetto.
É in genere durante questa fase che si valuta se ci sono i presupposti
per una collaborazione, e si stendono i termini di un contratto.
Esempio: approccio iniziale, colloquio esplorativo e identificazione delle esigenze
Preparazione della lista di argomenti
In base alle esigenze emerse, il consulente elabora una lista di
argomenti da discutere durante il workshop, per assicurare che si
affrontino i punti più importanti e promettenti.
Il consulente e il coordinatore definiscono insieme quali argomenti
trattare in presenza durante il workshop e quali delegare ad attività
asincrone (questionari, discussioni online) per ottimizzare il tempo
dedicato.
Esempio: analisi esplorativa
Arricchimento della lista di argomenti
Una volta definita la lista, il consulente cerca casi studio,
letteratura di settore e soluzioni tecnologiche per arricchire il
workshop di esempi pratici.
Esempio: analisi di processi o soluzioni IA disponibili sul mercato
Definizione dell’agenda del workshop
Il consulente propone un’agenda al coordinatore, che la valuta tenendo
conto dei tempi e delle esigenze interne. Spetta al consulente
assicurare che tutti gli argomenti concordati vengano affrontati in
modo adeguato.
In linea di massima, per ciascun argomento il consulente si occuperà di:
- Intavolare una discussione sullo stato attuale, evidenziando punti
di forza e di debolezza.
- Presentare i risultati della propria ricerca e i relativi casi studio.
- Guidare un brainstorming su come applicare i concetti emersi
all’azienda, raccogliendo una prima graduatoria di importanza delle
diverse opzioni in base alla percezione immediata dei partecipanti.
Verranno selezionati i partecipanti più idonei al workshop (tecnici,
responsabili di magazzino, IT, gestione clienti) e, se necessario, si
richiederanno informazioni preliminari tramite questionari, per
ottimizzare la sessione. Massima attenzione verra’ data a valorizzare
il tempo investito dai partecipanti durante il workshop, e a lasciare
ad altri momenti attivita’ che possono essere svolte in modalita'
asincrona.
Il consulente condividerà materiali di riferimento (slide, articoli,
case study) in anticipo.
Esempio: analisi dei risultati e preparazione dell’agenda del workshop
Durante il workshop
Vengono utilizzati ausili come lavagne, post-it, e le sessioni
saranno registrate in modo da non dover dedicare risorse preziose al
mantenere appunti sul momento.
Sara’ responsabilita’ del consulente di assicurare che il workshop
risponda alla richiesta iniziale, moderando le parti meno rilevanti
della discussione e stimolando quelle piu’ di valore.
Dopo il workshop: priorizzazione
Dopo la discussione, il consulente analizza e aggrega i risultati
grezzi raccolti, trasformandoli in un rapporto preliminare che include
una stima dell’impegno necessario per l’implementazione di ogni
soluzione e del valore di ritorno previsto.

In seguito, il consulente prepara un questionario, presentando le
proposte identificate insieme a dettagli sull’impegno richiesto e sul
valore atteso, lasciando spazio per commenti e opinioni dei
destinatari. I partecipanti avranno qualche giorno per completare il
questionario, aggiungendo commenti utili per definire l’importanza e
urgenza relativa delle soluzioni identificate.
Infine, il consulente integra i risultati del questionario con le
analisi preliminari per elaborare un rapporto finale, che offre una
panoramica completa delle soluzioni prioritarie e delle loro
implicazioni, accompagnata da indicazioni su costi, benefici e
strategie di implementazione.
Esempio: risultati
Conclusione della collaborazione
Verrà inoltre fornito un questionario di soddisfazione per valutare
l’efficacia del workshop e migliorare eventuali edizioni future.
Workshop: digitalizza la tua azienda

Esplora il tuo potenziale digitale con un approccio strutturato
Il nostro workshop di analisi della digitalizzazione offre un’indagine
approfondita sullo stato attuale della tua azienda, mettendo in luce
punti di forza, aree di miglioramento e opportunità di allineamento
con le tecnologie avanzate dell’Industria 4.0. Basato su un framework
riconosciuto a livello globale, il Smart Industry Readiness Index
(SIRI), applicato secondo le linee guida della pubblica
amministrazione
britannica,
e personalizzato secondo le tue esigenze, questo servizio fornisce una
diagnosi completa per aiutarti a comprendere meglio il tuo livello di
maturità digitale e identificare i passi pratici verso la
trasformazione tecnologica.
Informazione
Un vantaggio competitivo per il tuo futuro
Il nostro workshop ti permette di ottimizzare i processi operativi,
aumentare la produttività e prepararti alle sfide del futuro. Inoltre,
ti supportiamo nell’attrarre e trattenere giovani talenti motivati,
offrendo loro un ambiente di lavoro tecnologicamente avanzato e
stimolante. Aiutera’ a rispondere a domande quali:
- La tua organizzazione è in grado di utilizzare efficacemente i dati
per generare valore e raggiungere obiettivi strategici?
- Quali sono le tue principali priorità (-> aree in cui investire) per
migliorare e mantenere la maturità nell’uso dei dati?
- Quali sono i rischi, o mancate opportunita’, derivanti dalle aree in
cui la maturità nella digitalizzazione è bassa?
Misurare il valore apportato dalla digitalizzazione comporta delle sfide. Secondo il 73% degli intervistati, l’incapacità di definire chiaramente gli impatti o le metriche è un ostacolo significativo. Inoltre, le difficoltà nella raccolta dei dati e la presenza di silos organizzativi sono tra i primi tre ostacoli allo sfruttare appieno le potenzialita’ della digitalizzazione.
Measuring digital value comes with its challenges. According to 73% of respondents, the inability to clearly define impacts or metrics is a significant obstacle. Additionally, difficulties in collecting data and the presence of organizational silos are among the top three barriers. — Deloitte, Mapping Digital Transformation Value - The Metrics that Matter
Un processo chiaro per risultati tangibili
Attraverso una metodologia consolidata, il nostro workshop combina
analisi strutturata, brainstorming collaborativo e casi studio pratici
per creare soluzioni su misura per la tua azienda. A partire da una
valutazione iniziale tramite il questionario SIRI, fino alla consegna
di un rapporto finale con una roadmap strategica, il nostro approccio
assicura che ogni passaggio sia orientato a massimizzare il valore per
la tua organizzazione. Con il nostro supporto, sarai in grado di
affrontare la trasformazione digitale con consapevolezza, metodo e
successo.
Una metodologia collaudata
La metodologia della diagnostica e’ ispirata alle linee guida del UK
Central Digital and Data
Office,
ed adattata alla tua industria, al tuo modello di business, e alla tua
azienda.
Questo framework si basa su dieci punti di forza:
- Prendere decisioni con i dati: L’uso dei dati per migliorare
il lavoro che svolgi.
- Conoscere i dati a disposizione: Il modo in cui registri,
cataloghi e conservi i dati che possiedi.
- Disporre delle competenze e conoscenze adeguate sui dati: Il
livello di “alfabetizzazione” sul tipo di dati in esame e sulle
analisi necessarie e/o gia’ presenti nella tua organizzazione.
- Avere i sistemi adeguati: Gli strumenti e i sistemi che hai a
disposizione per gestire e utilizzare efficacemente i dati e le
analisi.
- Gestire i tuoi dati: Come poi concretamente gestisci i dati
per garantirne l’usabilità.
- Proteggere i tuoi dati: L’efficacia dei tuoi sistemi IT, delle
competenze e delle policy nel mantenere i dati sicuri.
- Gestire e utilizzare i dati in modo etico: Nella
pianificazione, nella raccolta e nel loro utilizzo.
- Definire lo scopo dei dati: Comprendere il valore dei dati per
quanto riguarda le politiche, strategie e principi presenti nella
tua organizzazione.
- Coinvolgere gli altri: Il tuo coinvolgimento con altri
nell’ecosistema dei dati.
- Assumersi la responsabilità dei dati: Come garantisci che ci
siano persone nella tua organizzazione che hanno il ruolo di
responsabili dei dati.
Il quadro di valutazione completo è ampio; invece di valutare ogni
riga, selezioneremo le misure che contano davvero in quanto
importanti/rilevanti.
In dettaglio: una proposta di metodologia
Incontro iniziale e Definizione degli Obiettivi
: Il consulente discute con il committente gli obiettivi principali della collaborazione, assicurandosi di comprendere le esigenze specifiche dell’azienda e le aspettative sul workshop.
- Il consulente prepara una bozza del contratto di collaborazione,
includendo obiettivi, tempistiche, modalità operative e dettagli
sulle fasi intermedie.
- La bozza viene rivista con il committente per assicurare che
entrambe le parti siano allineate.
Somministrazione del Questionario SIRI
- Il consulente invia al committente il questionario basato sullo Smart
Industry Readiness Index (SIRI), progettato per stimolare la
riflessione interna sull’attuale stato di digitalizzazione
aziendale.
- Il committente può decidere se compilare il questionario
personalmente o delegarne la compilazione ai membri del team più
appropriati. Se necessario, più utenti possono contribuire alle
risposte.
- L’obiettivo non è ottenere un risultato quantitativo, ma avviare
discussioni e fornire spunti utili per le fasi successive. Il
questionario non richiede una compilazione esaustiva per essere
efficace: domande non pertinenti possono essere lasciate in sospeso
o ignorate.
Analisi delle Risposte e Pianificazione del Workshop
- Il consulente analizza le risposte al questionario e utilizza altre
fonti, come storie di successo e casi studio del settore, per
arricchire i risultati.
- In base alle informazioni raccolte, propone al committente una lista
di punti di discussione e argomenti da affrontare durante il
workshop.
- Dopo aver concordato con il committente gli argomenti, il tempo a
disposizione e i partecipanti, il consulente elabora l’agenda
dettagliata del workshop.
Erogazione del Workshop
Durante il workshop in presenza, si seguono le seguenti attività:
- Discussione sullo stato attuale: Analisi dei punti di forza e di
debolezza dell’azienda rispetto agli argomenti selezionati.
- Presentazione di casi studio: Condivisione delle ricerche del
consulente e di esempi pratici rilevanti.
- Brainstorming collaborativo: Discussione interattiva per esplorare
come applicare le idee emerse e le tecnologie innovative
all’azienda.
- Valutazione preliminare: Raccolta di una prima classificazione
delle idee in base alla loro rilevanza e al loro impatto percepito
dai partecipanti.
Sintesi Post-Workshop e Secondo Questionario
Dopo il workshop, il consulente analizza i risultati emersi e prepara
un secondo questionario mirato a prioritizzare le idee raccolte
durante la sessione, identificando le iniziative con il massimo
potenziale strategico.
Rapporto Finale e Prossimi Passi
Basandosi sui risultati del secondo questionario e delle discussioni,
il consulente prepara un rapporto finale che include:
- Una sintesi delle aree di forza e miglioramento.
- Una roadmap dettagliata con i suggerimenti per i prossimi passi.
- Raccomandazioni pratiche per implementare soluzioni di
digitalizzazione e migliorare la compatibilità con le tecnologie
Industria 4.0.
Il rapporto viene condiviso e discusso con il committente, fornendo un
punto di partenza per future iniziative di trasformazione digitale.
Caso esempio: digitalizzazione e intelligenza artificiale in una piccola azienda installazione impianti elettrici
Approccio iniziale e colloquio esplorativo
Una piccola impresa di installazione di impianti elettrici, di circa
trenta persone tra amministrazione, tecnici e operatori installatori,
contatta il consulente e richiede un incontro esplorativo. Si parte
grossomodo da questa richiesta da parte della persona che definiremo
d’ora in poi “committente”:
Altre aziende, più grandi, del mio consorzio, stanno implementando
soluzioni di IA nella loro operatività quotidiana, ma noi non
abbiamo conoscenze, personale e nemmeno tempo da dedicare a questo.
Inoltre facciamo le cose in maniera unica, e siamo diffidenti che le
soluzioni che vanno bene a molti si possono applicare facilmente
anche a noi senza problemi. Ciononostante, siamo consapevoli che il
settore si evolve, e vorremmo investire in un’analisi esplorativa
del nostro business.
Durante un primo incontro esplorativo, il consulente determina che,
mentre c’è la volontà di esplorare e anche cambiare, se questo porta
a benefici, la dirigenza dell’azienda non sa da dove partire e non
vuole intraprendere un lungo percorso di valutazione di ogni area del
suo business. Ritiene che tutto sommato le cose vanno bene, e
cavallo che vince non si cambia
Ciononostante, il consulente offre di
preparare un’agenda per una discussione interna all’azienda, in modo
da dare voce a quell’impressione soggettiva che le cose vanno
bene, ma potrebbero andare meglio
Con tutta l’innovazione e il progresso tecnologico là fuori.
Il consulente individua degli argomenti generici del settore, ed offre
di far compilare un formulario a tutti i dipendenti per raccogliere
idee e opinioni. Essendo ancora una fase iniziale pre-contrattuale, il
consulente non ha accesso a dati aziendali confidenziali quali la
lista dei dipendenti, e informazioni più dettagliate sul modello di
business, quindi il questionario sarà abbastanza generico e a
risposta aperta, e verrà inviato solo al committente o ai delegati,
che inoltreranno poi internamente. Il consulente riceverà solo
risposte anonime. La lista degli argomenti include le seguenti aree:
- gestione degli interventi: tipi di intervento, calendarizzazione,
risorse umane per intevento, strumentazione, consumabili, analisi a
priori di fattibilità, pianificazione dell’intervento, gestione a
posteriori, relazione con il cliente e con gli operatori sul posto.
- gestione del magazzino: consumabili di basso valore aggiunto
(materiali per il trasporto, pulizia, etc), consumabili ad alto
valore aggiunto (nastri, cavi, pannellistica), materiale elettrico
ed elettronico (processori, centraline, segnalatori, attuatori),
dispositivi di protezione individuale, parco automezzi, catena di
approvvigionamento e relative alternative straordinarie
- gestione degli operatori: formazione, sicurezza e salute,
turnover, procedure di sostituzione ordinaria ed extraordinaria,
motivazione, incentivazione, obiettivi e misurazione, retribuzione.
- gestione della conoscenza: diari di intervento, liste di clienti,
calendari di successivi interventi sugli impianti, archivio di
manuali e data sheets, procedure standard e non, aggiornamento
listino prezzi.
- ricerca e sviluppo: aggiornamenti su nuove tecnologie,
partecipazione a conferenze di settore, consorzi industriali, nuovi
clienti, nuove aree o regioni.
- gestione dei clienti: fatturazione e pagamenti, base dati clienti,
campagne di pubblicità, analisi del mercato, soddisfazione
Ricevuti i risultati secondo le tempistiche concordate con il
committente, il consulente aggregerà le risposte e le presenterà al
committente sotto forma di una proposta di agenda di discussione
all’interno della dirigenza dell’azienda, e si mette a disposizione
per successivi riscontri.
Nota
Questa è una fase pre-contrattuale abbastanza comune nei rapporti di
consulenza, ma la modalità varia molto in base alle richieste e alle
parti coinvolte. Ognuno si posiziona dove crede e trova il suo
compromesso tra quantità di lavoro non retribuito e la necessità di
analisi esplorative per definire richieste altrimenti dubbie, sfocate
o addirittura infondate che non portano valore né all’azienda né al
consulente.
Identificazione delle esigenze
Dopo uno scambio di opinioni tra amministrazione e installatori, viene
percepito come problematica una gestione del magazzino organizzata “a
vista”, dove si mantengono tutti i componenti ordinati su scaffali in
vista per gli operatori. Gli installatori possono camminare tra i
contenitori ed rapidamente raccogliere il necessario per la giornata,
e prendere i relativi manuali e datasheet ordinati sotto ciascun
contenitore, per una successiva consultazione sul campo.
L’amministrazione accede alla scaffalatura ogni giorno, e prende nota,
semplicemente guardando, dei componenti che stanno per esaurirsi.
In dettaglio, i problemi percepiti dall’azienda:
- Questo sistema era valido nei decenni precedenti, quando
l’inventario contava poche centinaia di modelli di articoli. Al
giorno d’oggi l’azienda ha a che fare con più di 1500 diversi
articoli, rendendo necessarie a volte doppie scaffalature
(piazzamento di modelli simili nel retro di contenitori già
esistenti) che nascondono di fatto parte dell’inventario.
- Gli installatori lamentano l’assenza frequente di manuali da
consultare, dopo che gli stessi sono stati presi dalla squadra
precedente. Negli ultimi tempi si è ovviato a questo con fotocopie
preventive, o ricerca e consultazione sul campo di manuali online.
- Il tempo necessario per la verifica quotidiana dell’inventario, e il
relativo approvvigionamento, si è dilatato, con i relativi problemi
del caso: necessità di mettere da parte altre attività, o
cancellazione della stessa verifica a giorni saltuari, generando una
cascata di ritardi su lavori programmati per mancanza di materie
prime.
Una delle domande a cui questo workshop intende rispondere potrebbe
essere:
Dettagli
Come posso digitalizzare e/o applicare l’IA alla mia realtà per migliorare la gestione dell’inventario?
Gli obiettivi primari identificati sono:
-
Ottimizzazione amministrativa: riduzione del tempo di
amministrazione, con conseguente re-impiego del tempo risparmiato in
attività di ricerca e sviluppo (R&D) su:
- aggiornamento dei componenti esistenti con equivalenti più
performanti;
- consultazione riviste di settore, ed esplorazione di nuove
tecnologie;
- negoziazione di termini più favorevoli con i fornitori a fronte
di maggiore stabilità e regolarità degli ordini;
-
Ottimizzazione operativa: Riduzione del tempo dell’operatore sul
campo per consultare manuale, con conseguente aumentata
produttività e soddisfazione di operatore e cliente finale.
-
Eliminazione ritardi: eliminazione di ogni ritardo dovuto a mancata
disponibilità di magazzino.
Il contratto
Il conseguente accordo di consulenza conterrà i seguenti termini:
-
Oggetto della prestazione: il Consulente fornirà un’analisi operativa sull’applicabilità delle tecnologie digitali e dell’intelligenza artificiale alla gestione del magazzino identificando aree di intervento con il massimo potenziale per raggiungere gli obiettivi indicati.
-
Prodotti (“deliverables”): la consulenza includerà:
- Un audit strutturato dei processi aziendali esistenti e in oggetto,
con relativa analisi della catena del valore, delle tempistiche e
utilizzo di risorse.
- Una relazione sulle tecnologie disponibili ed applicabili, con
relativa analisi iniziale su costi/benefici applicata ai processi
individuati al punto a).
- Un questionario di valutazione delle idee individuate al punto b),
con l’obiettivo di raccogliere opinioni da operatori e
amministratori del magazzino.
- Distribuzione del questionario al punto c) tramite un formulario
compilabile utilizzando un browser, e relativa raccolta dei
risultati.
- Analisi dei risultati del punto d), e preparazione di un’agenda per
un workshop di discussione con una selezione di responsabili
amministrativi e operativi del magazzino.
- Moderazione del workshop e raccolta dei risultati.
- Elaborazione dei risultati e produzione di una lista di
raccomandazioni di implementazione, con relative analisi di
costi/benefici aggiornata con i risultati del questionario e del
workshop
Analisi esplorativa
Per creare l’audit strutturato dei processi aziendali esistenti e in oggetto,
ci si concentrerà su:
-
Identificazione dei dati necessari: quali dati ci servono per
misurare l’avanzamento verso il raggiungimento di ogni
obiettivo. Ad esempio:
- Ottimizzazione amministrativa: tempo dedicato per la gestione
del magazzino in un’unità di tempo.
- Ottimizzazione operativa: efficienza nella consultazione delle
informazioni necessarie sul campo; numero di casi in cui queste
non erano proprio disponibili “a portata di mano”.
- Eliminazione ritardi: numero di casi in cui un componente
necessario per effettuare una prestazione non è disponibile in
magazzino, rendendo necessario una nuova pianificazione.
-
Identificazione dei dati disponibili: le metriche al punto
precedente non sono correntemente raccolte regolarmente
nell’azienda cliente, ma si limitano a valutazioni soggettive
informate. Si reputa utile raccogliere invece evidenze più
robuste per valutare l’efficacia del percorso di implementazione
delle soluzioni individuate. A questo proposito, il consulente
coordinerà l’audit per tutta la durata della collaborazione.
La raccolta di questi dati avverrà tramite formulari online; gli
interessati riceveranno una email il venerdi’ mattina, e la
compilazione avverrà entro la fine della giornata. Le risposte
saranno di tipo risposta multipla, o scala di valori. Il tempo di
compilazione non dovrà superare i tre minuti, dall’apertura della
email all’invio del formulario completato.
-
Analisi dei processi in essere relativi ad ogni obiettivo: il consulente intervisterà i diretti interessati a questi processi,
mediante una videochiamata o, se possibile/conveniente,
un’affiancamento sul campo. Successivamente, preparerà le analisi
della catena del valore, delle risorse utilizzate e delle
tempistiche, partendo dalle informazioni raccolte. Condividerà i
risultati intermedi con i diretti interessati per assicurare la
mutua comprensione delle informazioni scambiate.
Nota
Se un processo/informazione non è rilevante per il
raggiungimento degli obiettivi, non verrà analizzata. L’obiettivo
della consulenza non è produrre documenti o riempire caselle,
bensi’ produrre reciproco valore per il cliente e per il
consulente. I diretti interessati hanno il diritto e dovere di
esprimere dubbi se notano il discorso andare in direzioni che non
portano verso questo obiettivo.
Un esempio di questa analisi, riguardante l’obiettivo “ottimizzazione
amministrativa”, è la seguente:
Attivita’ dell’amministratore di magazzino |
Note positive |
Note negative |
Aggiunge valore? |
Si reca in magazzino |
Ha modo di staccarsi dalla postazione e riordinare le idee. E’ stato percepito molto spesso come un momento generalmente produttivo. |
Il magazzino contiene attrezzature “pesanti” e richiede dispositivi di protezione individuali di genere diverso dall’ufficio. L’amministratore deve indossare scarpe adatte e casco, come da normale procedura di prevenzione degli infortuni. |
Poco. La produttivita’ derivante dallo staccarsi dalla postazione non e’ attribuibile al processo in oggetto, ma potrebbe derivare da qualunque spostamento fisico dell’attivita’ corrente. |
Cammina tra scaffali e guarda tutti i contenitori |
|
Alcuni contenitori di articoli simili sono stati posizionati uno dietro l’altro per mancanza di spazio. Questi vanno spostati manualmente per verificarne il contenuto. |
Negativo. Il “disordine” spesso percepito causa stress e lavoro non pianificato di movimento e riorganizzazione. |
Prende nota dei contenitori “a rischio” (semivuoti) |
Ha sviluppato un codice di inserimento molto semplice ed efficace: numero scaffale, numero contenitore, vuoto/a rischio/da monitorare. In questo modo, prende nota non solo degli ordini da effettuare, ma anche degli articoli da controllare nelle volte successive, per minimizzare il rischio di perderli. |
— |
Poco. Pur prendendo nota degli articoli da monitorare, questi devono comunque essere controllati tutte le volte, in quanto non abbastanza pochi da giustificare un ordine immediato. |
Si reca in ufficio |
— |
Al contrario dell’andata, spesso l’amministratore e’ sotto pressione in quanto consapevole delle urgenze accumulate. L’effetto produttivo percepito a priori viene quasi annullato. |
Poco. |
Piazza ordini per ogni articolo con scarsa disponibilità |
Molte piattaforme suggeriscono prodotti similari, o piu’ moderni, durante la procedura di inserimento ordini. Nelle giornate piu’ tranquille, l’amministratore ha modo di esplorare alternative, contribuendo a R&D. Non e’ comunque un’attivita’ strutturata, ma saltuaria. |
Le piattaforme per fornitori sono multiple, richiedendo diverse credenziali di accesso. Per semplicita’, si una la medesima password, contrariamente alle pratiche consigliate di gestione degli account online. |
Medio. L’amministratore ricerca nuove tecnologie e contribuisce all’appagamento della curiosita’ personale e alla crescita aziendale, pero’ la mancanza di una struttura del processo la rende praticamente dipendente dagli algoritmi di marketing delle piattaforme, probabilmente non sempre allineati con gli obiettivi aziendali. |
Note finali |
— |
Alcuni giorni sono piu’ difficili di altri in ufficio, e priorita’ maggiori richiedono la cancellazione dell’attivita’, o la delega a personale meno esperto i cui tempi sono frequentemente raddoppiati. La stessa attivita’ e’ richiesta quando vengono pianificati interventi di maggiore valore aggiunto, per assicurarsi di prendere impegni con i clienti finali avendo adeguata copertura dei componenti. |
|
Una versione iniziale dell’analisi è stata condivisa con l’amministratore,
il quale ha fornito preziose aggiunte che sono state integrate
nell’elaborato finale.
La valutazione complessiva del consulente:
- Il processo non è solo inefficace, ma anche poco propenso a
passaggi di consegne in caso di mancanza dell’operatore principale,
rendendolo un anello cruciale della catena di approvvigionamento,
con i conseguenti rischi.
- L’amministratore si conferma qualificato e disponibile a continuare
l’attività di R&D, come anche confermato dalla dirigenza. La
modalità corrente è pero’ inadeguata e beneficierebbe di
revisione/strutturazione. Pur essendone i dettagli fuori dallo
scopo di questa consulenza, si comincia innanzitutto a liberare il
tempo necessario per almeno esplorarne la fattibilità.
- Si confermano le impressioni negative emerse durante la prima
intervista (inefficienza e inefficacia del processo, rischi
connessi), e si suggerisce di individuare soluzioni per le seguenti
necessità:
- garantire l’accesso per consultazione alle informazioni su inventario dei componenti: supporta
la pianificazione degli interventi
- assicurare un’indicazione in tempo reale quando un articolo scende sotto una soglia individuale predefinita: riduzione
del rischio di scendere sotto livelli minimi di operabilità
- rendere disponibile un accesso rapido alla pagina di piazzamento degli ordini: efficienza
- generare una pianificazione mensile e trimestrale degli ordini dei componenti consumabili: permetterebbe
di negoziare termini più favorevoli con i fornitori
- generare una pianificazione semestrale degli ordini dei componenti a maggiore valore aggiunto: alcuni
di questi componenti hanno tempistiche di consegna a volte
elevate; non basta ordinarli quando finiscono.
risolvere le cause delle abitudini di usare la stessa password per diversi portali
- assicurare l’allineamento con gli altri obiettivi della consulenza
Analisi di processi o soluzioni IA disponibili sul mercato
In questa fase, il consulente lavora autonomamente per ricercare
soluzioni da proporre al cliente per mitigare o risolvere le
problematiche individuate. Ogni proposta viene integrata con
l’esperienza maturata durante l’analisi, e viene cosi’ annotata con
possibili costi e benefici giudicati dal consulente, che verranno poi
discussi con l’azienda.
Nota
Anche se formalmente questa fase vede il consulente lavorare
autonomamente, nella pratica si cerca di evitare di perdere tempo
nell’analisi di soluzioni che non sono chiaramente applicabili al
contesto (ad esempio, richiedono un investimento finanziario
decisamente fuori luogo, o richiedono un set di conoscenze da parte
degli operatori non raggiungibile in tempi sensati). Questo avviene
tramite uno scambio di informazioni sull’ avanzamento ricerche con i
diretti interessati, concordato anch’esso in fase di discussione del
contratto con la dirigenza e limitato nei tempi e modi sempre da
accordi precedenti, nel rispetto reciproco della disponibilità ed
esigenze organizzative. Ad esempio, una gestione del magazzino
tramite bracci robotizzati e robot mobili permetterebbe sia agli
operatori che agli installatori di non entrare nemmeno nel magazzino,
semplicemente attendendo alla porta i componenti richiesti e tenendo
traccia delle scorte in tempo reale, ma richiederebbe una completa
ristrutturazione degli spazi ed un investimento economico non
giustificato. Anche se questa soluzione figurerebbe bene in una
relazione, il consulente non perderà tempo nell’analizzarla, in quanto
non ci sono possibilità che venga discussa.
Continuando l’esempio dell’obiettivo “ottimizzazione amministrativa”,
emergono rapidamente due esigenze chiave a monte delle necessità
individuate:
- esigenza di gestione del magazzino tramite software;
- esigenza di tracciatura computerizzata delle scorte.
Vengono inoltre ricercate due soluzioni aggiuntive rispetto alle due
precedenti:
- realtà aumentata
- intelligenza artificiale di predizione di andamenti dell’inventario
Gestione del magazzino tramite software
Vista l’aumentata dimensione dell’azienda, e le previsioni di lenta ma
continua espansione, una soluzione software è necessaria per la
scalabilità della gestione degli articoli.
Esistono in commercio diversi software di gestione del magazzino,
divisi per tecnologie, applicazioni, e integrazioni. Avendo appurato
che il team non ha competenze informatiche avanzate, viene preso in
considerazione un servizio di Software as a Service (SaaS) con
servizio di supporto remoto, ed escluse soluzioni risiedenti in
azienda (on premise).
Vengono individuate tre opzioni:
Software di gestione di magazzino generico
coprono le esigenze comuni della gestione magazzino
(tracciamento scorte, ordini, reportistica). Sono facili da
utilizzare, versatili e applicabili in diversi settori. Hanno un
costo relativamente contenuto.
non hanno in genere supporto per rispondere a esigenze
specifiche del settore (ad esempio, probabilmente difficile
integrare con piattaforme di gestione degli ordini). In genere,
non hanno supporti di IA di predizione della domanda.
Software di gestione di magazzino specialistico
possono includere più funzionalità specifiche per il
settore, quali possibilità di ricerca per parametri di settore, e
in genere più personalizzazione.
maggiore costo, minore flessibilità e rischio di maggiore
dipendenza da un fornitore specifico.
Software di gestione di magazzino integrato in ERP
integrazione totale nei processi aziendali.
serve che ci sia un ERP, il cui costo è elevato e
l’implementazione complessa.
Altri criteri di scelta, che verranno sottoposti a valutazione da
parte della dirigenza, sono la possibilità di salvare gli accessi ai
portali dei fornitori con nome utente e password in un password
manager, in modo da utilizzare password robuste e uniche.
Tracciatura computerizzata delle scorte
Per tracciare le scorte vengono prese in considerazione due opzioni:
-
tracciamento articoli usando codici a barre
costo più accessibile, tecnologia standardizzata e più
semplice, possibilità di utilizzo anche tramite smartphone
le etichette devono essere visibili e pulite
-
tracciamento articoli usando RFID
automatismo nella scansione, non serve la linea visiva ma si
puo’ rilevare anche il contenuto di un contenitore, i tag possono
essere riprogrammati e riutilizzati.
soluzione più costosa e complicata da implementare, la
lettura puo’ essere influenzata da materiali particolari.
Questa tecnologia verrebbe utilizzata sia dall’amministrazione per gli
articoli in entrata che dagli operatori per gli articoli in uscita,
tramite scanner di codici a barre portatili. Inoltre, il software
gestionale darebbe la possibilità di caricare eventuali manuali e
datasheet, rendendoli cosi’ disponibili sul campo scannerizzando il
codice a barre con il proprio smartphone.
Realtà aumentata
Utilizzando visori, o app installate su smartphone, gli operatori
possono ricevere indicazioni su dove muoversi all’interno del
magazzino per raggiungere determinati articoli, velocizzando le
operazioni di accesso. Questo faciliterebbe l’approvvigionamento
anche da parte di personale inesperto sulla disposizione degli
articoli.
Intelligenza artificiale predittiva
Esistono numerose applicazioni dell’intelligenza artificiale
cosiddetta “predittiva”, che cioè analizza dati storici per predirre
l’andamento di variabili nel futuro. Applicata alle scorte di
magazzino, l’IA puo’ aiutare a prevedere i flussi futuri dei
componenti, e supportare le decisioni sugli approvvigionamenti.
È importante notare che maggiori sono i dati storici disponibili, e
migliore puo’ essere il modello predittivo, soprattutto per materiali
che non risentono del cambio tecnologico (ad esempio, materiali di
fissaggio e consumabili). Degno di investigazione è se conviene
addestrare l’IA con dati storici, o partire da zero e accettare un
inevitabile periodo di avviamento in cui predizioni sono impossibili.
Intelligenza artificiale generativa
Vi sono applicazioni che sfruttano i moderni LLM per gestire
chatbot in cui l’operatore dialoga con l’assistente usando
linguaggio naturale. Queste possono supportare l’operatore sul campo
che necessità di informazioni su installazione o messa in opera,
senza bisogno di cercare manualmente nell’indice del manuale ma
ponendo la domanda con una richiesta a voce e lasciando all’IA il
compito di cercare le informazioni sui data sheets.
Preparazione e distribuzione del questionario
Il consulente preparerà un questionario per condividere con tutti i
diretti interessati in azienda sia l’analisi che le idee emerse nei
passaggi precedenti. Gli obiettivi della raccolta di questi dati sono molteplici:
- assicurarsi che le idee non siano percepite come calate dall’alto,
ma siano condivise con tutti i diretti interessati;
- fornire quante più occasioni possibili per far emergere particolari
magari fino a questo momento rimasti inosservati e che possono
informare le scelte successive;
- fornire possibilità di riscontri e commenti sulle idee proposte.
Come per il questionario di raccolta dei dati quantitativi di
monitoraggio delle iniziative, anche questo sarà reso disponibile
online e verrà lasciato un tempo adeguato per la compilazione. Sarà
composto per la maggior parte di risposte multiple, ma con
possibilità di lasciare commenti in forma testuale. Verrà anche
aperta una casella postale protetta dove le persone potranno lasciare
commenti in forma anonima, cosi’ da stimolare anche commenti critici o
scomodi senza esporsi.
Analisi dei risultati e preparazione dell’agenda del workshop
Il consulente raccoglierà i risultati dei questionari distribuiti, e
preparerà l’agenda per il workshop in presenza.
Questo puo’ essere di diversi tipi, ad esempio:
- una discussione di idee già delineate, per far emergere punti
deboli e potenziali conflitti od opportunità fino al momento
nascoste;
- una valutazione di diverse opzioni, su cui la dirigenza non
puo’/vuole decidere autonomamente senza una discussione aperta;
- un brainstorming dove si parte da un foglio bianco e, sotto la
guida e moderazione del consulente, si delineano idee, possibilità,
opportunità e conflitti.
Nel caso trattato finora, il consulente proporrà un workshop di
discussione delle proposte avanzate e dei riscontri emersi dal
questionario, e una possibilità di ulteriore discussione a microfoni
aperti.
Nota
Durante il workshop non ci saranno presentazioni di idee o di prodotti
specifici. Se necessario, queste verranno fatte circolare in anticipo
dal consulente e i participanti avranno modo di informarsi per tempo.
Si cercherà di non utilizzare il tempo prezioso di una riunione con
presentazioni che possono essere fatte in maniera asincrona, ma
limitare a casi specifici e rilevanti per la discussione. Nel caso
qui sopra, il consulente avrà probabilmente già individuato delle
soluzioni precise ed avrà compilato delle brevi schede di
presentazione da far circolare in anticipo, cosi’ da fornire qualche
dettaglio su cui basare una discussione. Nella discussione si
chiederà, ad esempio, come ci si sente nel dover passare a tecnologie
nuove, quali sfide si possono prevedere, e altro emerso dai
questionari. Se non c’è nulla da discutere, si va avanti.
L’agenda verrà discussa con il committente, insieme alla lista
proposta dei partecipanti. Verrà poi fatta circolare per tempo, e
verranno raccolte eventuali domande che si potranno già rispondere in
anticipo in maniera asincrona.
Moderazione del workshop e raccolta dei risultati
Il workshop verrà moderato dal consulente secondo accordi con il
committente ed in base ai riscontri ottenuti fino a questo
momento. Sarà responsabilità del consulente prendere le necessarie
note e raccogliere domande a cui rispondere successivamente.
Ulteriore priorizzazione e rapporto finale
Il consulente elaborerà i risultati di tutte le attività condotte e
produrrà le raccomandazioni di implementazione, con relative analisi
di costi/benefici e stime di risorse e tempistiche, cosi’ da informare
le decisioni della dirigenza.
Nei casi in cui il workshop serviva a discutere e valutare diverse
opzioni, e nessuna di quelle discusse si è rivelata dominante, il
consulente preparerà un ulteriore questionario di prioritizzazione,
in cui le parti interessate potranno riflettere con calma e a freddo
sulle varie opzioni e presentare una propria valutazione, cosi’ da
informare le decisioni successive della dirigenza sulla
prioritizzazione delle iniziative
Verranno incluse anche le analisi dei
dati raccolti per misurare l’efficacia delle iniziative proposte, e
verranno proposte per essere aggiornate dopo le eventuali
implementazioni. L’attività di consulenza nell’ambito del contratto
corrente è quindi terminata, e si potrà discutere se estendere la
collaborazione anche per implementazione, monitoraggio e passi
successivi.
Attenzione
L’esempio qui riportato va considerato a titolo
semplicemente illustrativo: pure utilizzando, nell’analisi e nelle
raccomandazioni, pratiche consolidate e di provato successo, ogni
azienda è una realtà complessa e unica, e richiede un approccio su
misura per ogni esigenza.
Esempio: Miglioramento operativo in un'azienda di ricerche di mercato
Questo caso di studio esamina come una piccola azienda di ricerche di
mercato ha affrontato il compromesso tra le crescenti richieste di
personalizzazione e il mantenimento di standard di produzione e
efficience. Attraverso la collaborazione con il consulente, l’azienda
ha individuato punti critici, implementato soluzioni e trasformato il
suo approccio alle richieste dei clienti e alla gestione dei dati.
La richiesta
Durante l’incontro introduttivo iniziale, il cliente ha evidenziato la
sfida del compromesso tra personalizzazione del prodotto e
standardizzazione. Sebbene ogni destinatario di report inevitabilmente
richieda un certo livello di personalizzazione dei dati, la
preoccupazione immediata non era semplicemente se approvare o
rifiutare tali richieste. Il loro obiettivo era invece catturare e
tracciare efficacemente queste richieste per prendere decisioni più
informate su quali accettare come eccezioni, quali sviluppare come
funzionalità del prodotto standard e quali rifiutare.
Insieme, il cliente e il consulente hanno identificato un insieme di
opportunità, sia quelle attualmente sotto-utilizzate, sia quelle che
potrebbero essere sfruttate attraverso cambiamenti desiderati.
Situazione attuale:
- Si catturano male le richieste, portando a intuizioni perse o bisogni
trascurati.
- Si allocano risorse di sviluppo a funzionalità a basso rendimento
trascurando richieste di clienti VIP che potrebbero generare
maggiori profitti e rafforzare le relazioni con clienti più importanti.
Opportunità mancanti per:
- Personalizzare/mirare messaggi pubblicitari per allinearsi meglio ai
bisogni dei clienti.
- Dare priorità allo sviluppo di funzionalità per cambiamenti
fortemente richiesti o richieste di clienti VIP.
- Migliorare la gestione della conoscenza per supportare i dipendenti
che interagiscono con i clienti.
L’accordo di collaborazione
Nell’ambito dell’iniziativa di miglioramento operativo più ampia
intrapresa congiuntamente dal cliente e dal consulente, il consulente
ha proposto un piano per affrontare i seguenti bisogni:
- Eliminare la frammentazione dei dati attraverso fonti disperse
come post-it, caselle email e strumenti simili.
- Fornire una visione completa che comprenda tutti i clienti, le
richieste, le date, gli stati, i risultati degli incontri relativi
all’argomento e le opinioni dei membri del team.
Valutazione iniziale
Data la piccola dimensione dell’azienda, il consulente e il cliente
hanno concordato di evitare un’indagine su larga scala e di condurre
invece una valutazione iniziale tramite un questionario via email,
seguito da un’intervista di 60 minuti con il responsabile dello
sviluppo del prodotto. Il consulente ha preparato un set di domande
standard coprendo marketing, sviluppo del prodotto e interazioni con
i clienti, assicurandosi che il formato permettesse risposte flessibili
e aperte.
Estratto dal questionario
Marketing
-
Pubblico target:
- Chi sono i tuoi principali clienti target?
- Qual è la tua proposta di valore unica rispetto ai concorrenti?
-
Canali di marketing
- Quali canali di marketing (ad esempio digitali,
tradizionali) utilizzi attualmente?
- Come misuri l’efficacia di ciascun canale?
-
Contenuti e messaggi
- Quali tipi di contenuti produci (ad esempio, blog,
video, annunci)?
- Come gestisci e mantieni la coerenza del marchio?
-
Metriche e analisi
- Quali indicatori chiave di prestazione (KPI) monitori
per il successo del marketing?
- Con quale frequenza analizzi le prestazioni del marketing?
- Come utilizzi i dati per perfezionare le tue strategie
di marketing?
Sviluppo del prodotto
-
Roadmap del prodotto
- Come definisci e dai priorità alle funzionalità o ai
miglioramenti del prodotto?
- Quali processi sono in atto per raccogliere e integrare
il feedback dei clienti nello sviluppo?
- Con quale frequenza aggiorni la roadmap del prodotto?
-
Innovazione e test
- Come identifichi opportunità di innovazione nelle tue
offerte di prodotto?
- Quali metodi utilizzi per prototipare e testare nuove
idee?
- Come garantisci il controllo qualità durante lo
sviluppo del prodotto?
-
Collaborazione e risorse
- Come collaborano marketing, vendite e R&D durante lo
sviluppo del prodotto?
- Le risorse allocate allo sviluppo del prodotto sono
sufficienti per i tuoi obiettivi?
-
Time-to-market
- Come gestisci il ciclo di vita del prodotto per
bilanciare velocità e qualità?
- Quali sfide affronti nel portare i prodotti sul mercato
rapidamente?
Servizio clienti/scoperta/sviluppo
-
Onboarding clienti
- Qual è il tuo processo di onboarding per nuovi clienti?
- Come stabilisci aspettative e comunichi le consegne ai
clienti?
-
Supporto clienti
- Quali sistemi sono in atto per gestire richieste e
problemi dei clienti?
- Come misuri e monitori la soddisfazione dei clienti?
-
Insights sui clienti
- Come raccogli e analizzi il feedback dei clienti per
informare le decisioni?
- Quali metodi utilizzi per identificare bisogni emergenti
dei clienti?
-
Retention e sviluppo
- Quali strategie utilizzi per trattenere i clienti
esistenti?
- Come identifichi e persegui opportunità di upselling o
cross-selling?
- Come misuri il valore a vita dei tuoi clienti?
-
CRM
- Quali strumenti o sistemi utilizzi per gestire i dati e
le interazioni con i clienti?
- Come garantisci che tutti i dati relativi ai clienti
siano accurati e aggiornati?
Consolidando le risposte ottenute dal questionario e dall’intervista
di follow-up, i risultati principali rilevanti per il caso studio sono
riassunti come segue:
- Piano di marketing strutturato: L’azienda conduce campagne
pubblicitarie regolari, mantiene un coinvolgimento costante sui
social media e distribuisce newsletter. Le analisi vengono
effettuate attraverso strumenti di monitoraggio del traffico e di
tracciamento delle conversioni.
- Gestione del prodotto: Esiste un sistema semplice ma organizzato
per la gestione della pipeline dei prodotti e del loro ciclo di
vita.
- Utilizzo di un CRM: L’azienda utilizza un ERP/CRM SaaS per
monitorare i contratti dei clienti e le consegne.
- Registrazione delle interazioni con i clienti: Viene utilizzato
un foglio di calcolo condiviso per registrare tutte le interazioni
con i clienti. I membri del team aggiungono le voci in tempo reale
e, dato il volume relativamente basso, non si sono verificati
conflitti di versionamento.
- Richieste dei clienti: Le richieste vengono ricevute attraverso
vari canali, inclusi email, chat e telefono, in qualsiasi momento
della giornata. Queste vengono registrate direttamente nel foglio di
calcolo o annotate su carta se i membri del team sono lontani dalle
loro postazioni.
Progettazione della Soluzione
Il consulente ha riesaminato i materiali raccolti da una nuova
prospettiva, riformulandoli per delineare un percorso che affrontasse
i bisogni individuati. È stato presentato al cliente un elenco di
miglioramenti proposti:
Integrare il flusso di lavoro della gestione del prodotto nell’ERP/CRM:
- Abilitare la visibilità sulle sottoscrizioni di ciascun cliente e
sullo stato di qualsiasi sviluppo del prodotto a cui sono iscritti
o interessati.
- Ridurre la frammentazione generale dei dati consolidando le informazioni.
Integrare il piano di marketing nell’ERP/CRM:
- Includere il ciclo di vita delle relazioni con i clienti, inclusi
contratti e attività di marketing, per informare le future
campagne di marketing.
- Eliminare i silos di dati consolidando tutte le informazioni di
marketing all’interno dell’ERP/CRM.
Integrare il meccanismo di registrazione delle interazioni con i clienti nell’ERP/CRM:
- Implementare un sistema per registrare le interazioni con i
clienti direttamente nell’ERP/CRM, consentendo una mappatura
fluida delle informazioni raccolte ai dati esistenti nell’ERP/CRM.
- Ridurre ulteriormente la frammentazione dei dati e migliorare
l’accessibilità.
Fornire ai dipendenti uno script strutturato per le modifiche ai prodotti:
Dotare i dipendenti di uno script predefinito per le chiamate
riguardanti modifiche ai prodotti per raccogliere dettagli
cruciali, come:
- Risultato/beneficio atteso e perché non può essere ottenuto con
le funzionalità esistenti;
- Modifica proposta che potrebbe (presumibilmente) fornire il
risultato atteso;
- Urgenza/tempistiche desiderate;
- Frequenza d’uso e destinatari;
- Impatto del mancato intervento.
Assicurarsi che le domande vengano affrontate durante
l’interazione iniziale, quando i clienti sono più propensi a
collaborare, anziché fare affidamento su follow-up dove la
reattività potrebbe diminuire.
Garantire che l’ERP/CRM supporti le seguenti funzionalità:
- Reportistica Personalizzata: Facilitare un’analisi dettagliata
delle migliorie, delle interazioni con i clienti e dello stato
degli sviluppi.
- Accessibilità Mobile: Consentire ai dipendenti di registrare
interazioni in tempo reale, anche quando sono lontani dai loro
laptop.
Creare meccanismi di reportistica dedicati:
Sviluppare report su misura per tracciare e analizzare i dati sul
ciclo di vita dei clienti, l’efficacia del marketing e lo stato dello
sviluppo dei prodotti.
Discussione sulla Soluzione
Il consulente ha progettato un questionario da distribuire tra i
dipendenti dell’azienda per raccogliere i loro feedback, riconoscendo
l’importanza del loro contributo come utenti finali delle soluzioni
proposte. Il questionario ha evidenziato i costi e i benefici
associati a ciascuna proposta e includeva le seguenti domande:
- Quali ritieni siano i punti di forza di questa proposta?
- Quali sono le tue preoccupazioni o obiezioni? Quali potenziali
problemi prevedi?
- C’è qualcosa legato a questa proposta che vorresti suggerire?
Inoltre, il questionario forniva un link a un modulo anonimo per
incoraggiare risposte sincere e favorire discussioni su argomenti
potenzialmente delicati.
Le risposte sono state raccolte, compilate in un report e presentate
alla direzione, che ha deciso di procedere con tutte le proposte
suggerite.
Esecuzione
-
Al consulente è stato concesso l’accesso all’ERP/CRM e ai documenti
interni, inclusi i registri che tracciavano gli sforzi di marketing
e le attività di sviluppo prodotto. Questo ha fornito una
comprensione completa della struttura dei dati attuale per
pianificare la migrazione.
-
Collaborando con il team, il consulente ha finalizzato un elenco
dettagliato di metriche rilevanti da monitorare per ciascuna
richiesta di personalizzazione, come urgenza, impatto potenziale,
requisiti di risorse e allineamento con gli obiettivi strategici.
-
Il consulente ha integrato i dati sullo sviluppo del prodotto
nell’ERP/CRM, incorporando dimensioni personalizzate per
monitorare e gestire le richieste di personalizzazione, assicurando
che tutte le informazioni fossero centralizzate e facilmente
accessibili.
-
Sfruttando le funzionalità di personalizzazione dell’ERP/CRM, il
consulente ha creato moduli e flussi di lavoro su misura per
catturare i dati delle interazioni con i clienti. Questi moduli
sono stati integrati direttamente con l’ERP/CRM e gli strumenti di
gestione del prodotto per semplificare le operazioni e mantenere la
coerenza.
-
Per dimostrare il valore dei dati integrati, il consulente ha
sviluppato un set iniziale di report. Questi hanno permesso al
team di analizzare in modo incrociato le nuove dimensioni di
personalizzazione monitorate e di ottenere approfondimenti utili sui
bisogni dei clienti e sui processi operativi.
-
Il consulente ha collaborato con il fornitore dell’ERP/CRM per
progettare un programma di formazione personalizzato per
l’azienda, concentrandosi sulla creazione e gestione di report
personalizzati, consentendo al team di massimizzare il potenziale
dell’ERP/CRM.
-
È stato creato un semplice promemoria con uno script per la
gestione delle richieste di personalizzazione. Copie stampate sono
state distribuite ai dipendenti, che sono stati incoraggiati a
tenerle a portata di mano sulle loro scrivanie per un riferimento
immediato.
Conclusione
Questo approccio strutturato ha permesso all’azienda di migliorare i
processi di gestione delle richieste di personalizzazione e di
rafforzare l’efficienza operativa complessiva.