Mindsait - Intelligenza Artificiale in Italia. La rivoluzione che sta cambiando il business
La ricerca "Intelligenza Artificiale in Italia – La rivoluzione che sta cambiando il business" analizza il grado di adozione delle nuove tecnologie da parte delle aziende italiane, fornendo un quadro approfondito delle motivazioni che spingono a investire nel settore, degli ostacoli che ne frenano una più ampia diffusione, nonché delle principali aree in cui l’AI sta già contribuendo al loro business.
L’indagine raccoglie i dati di 502 organizzazioni italiane, tratti da questionari online somministrati ai responsabili della digitalizzazione e della tecnologia, e si inserisce in una più ampia analisi condotta su oltre 900 aziende globali in 15 settori, arricchita da interviste a manager esperti di IA.
Scarsa adozione dell’IA e difficoltà nell’individuare casi d’uso
Il 48% delle aziende italiane non ha ancora avviato progetti basati sull’Intelligenza Artificiale. Anche tra chi ha mosso i primi passi in questo campo, solo il 36% dichiara di aver attivato almeno dieci casi d’uso. Uno dei principali freni sembra essere la difficoltà a riconoscere gli ambiti di applicazione realmente vantaggiosi per il proprio business, ostacolo che rallenta ulteriormente la diffusione dell’IA su vasta scala.
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Uno sguardo ai principali dati del Rapporto
- Piano strategico IA
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Solo il 22% delle organizzazioni italiane ha definito un piano di IA allineato a quello aziendale complessivo.
- Visione come barriera
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Solo il 9% delle imprese attribuisce la mancata adozione dell’IA a una carenza di visione.
- Fattori trainanti
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Il 25% ritiene l’efficienza dei processi la motivazione principale, mentre il 20% mira a migliorare i servizi e l’esperienza del cliente.
- MLOps e LLMOps
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Soltanto il 3% delle aziende ha già definito e implementato con successo queste metodologie per la gestione del ciclo di vita dei progetti di IA.
- Infrastruttura inadeguata
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Il 65% delle organizzazioni italiane non dispone di un’infrastruttura sufficiente ad abilitare o potenziare l’uso dell’IA.
- Quadro normativo
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Il 13% delle aziende segnala l’instabilità normativa come un ostacolo significativo.
- Budget e dati
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Per le imprese di medie-grandi dimensioni, il fattore economico non è percepito come barriera, e soltanto il 5% considera la questione dei dati un impedimento. Molte aziende si ritengono infatti già pronte, avendo investito in precedenza su progetti Big Data o sapendo di poter colmare eventuali lacune rapidamente.
Esigenza di competenze interne e formazione del personale
Un altro elemento cruciale è la carenza di personale specializzato: il 55,1% delle aziende segnala infatti la mancanza di competenze interne come barriera all’adozione dell’IA. Tale lacuna si riscontra in tutti i settori analizzati, a prescindere dalle dimensioni organizzative. Per far fronte a questa sfida, la formazione diventa un fattore determinante, così come l’inserimento di figure professionali in grado di gestire tecnologie avanzate.
Approccio alla formazione e personalizzazione dei percorsi
L’Intelligenza Artificiale può offrire soluzioni interessanti per supportare l’upskilling e il reskilling dei dipendenti, grazie alla capacità di analizzare le performance e proporre programmi di sviluppo personalizzati. Tuttavia, questa modalità formativa non è ancora largamente diffusa, complice la scarsa consapevolezza degli strumenti disponibili e l’assenza di competenze interne necessarie per gestirli in modo efficace.