IndustriaItaliana.it - intervista a Corrado La Forgia
L'articolo, pubblicato sul sito Industria Italiana del 27 Marzo 2024, riprende un’intervista a Corrado La Forgia, vicepresidente di Federmeccanica e direttore generale di Vhit, in cui si analizza il Piano Transizione 5.0. La Forgia esprime un punto di vista critico, sottolineando il rischio che il piano, così come accaduto con il precedente Piano Industria 4.0, possa non raggiungere gli obiettivi previsti. Secondo lui, l’efficacia degli incentivi è compromessa dall'assenza di una strategia sistemica che promuova una reale cultura del dato e della digitalizzazione, fondamentali per ottimizzare i processi produttivi.
Il Piano Transizione 5.0 introduce crediti d'imposta per l’acquisto di beni strumentali 4.0, per investimenti in fonti rinnovabili e per la formazione del personale nelle competenze legate alla transizione verde. Tuttavia, La Forgia osserva che tali incentivi rischiano di rimanere inefficaci se non accompagnati da un cambiamento culturale all’interno delle aziende, soprattutto tra le PMI. Nonostante le ingenti risorse già spese per modernizzare i macchinari, molte imprese non hanno sfruttato appieno il potenziale delle tecnologie digitali, lasciando i nuovi impianti scollegati e inutilizzati dal punto di vista dell’Internet of Things.
La Forgia evidenzia che la digitalizzazione e l’interconnessione dei macchinari sono cruciali non solo per migliorare la produttività , ma anche per ridurre gli sprechi e favorire la manutenzione predittiva. A suo avviso, però, il Piano Transizione 5.0 rischia di replicare i limiti del 4.0: si incentiva l'acquisto di macchinari senza promuovere adeguatamente il trasferimento tecnologico e la formazione necessaria per sfruttarne il potenziale.
L’intervista sottolinea l’importanza di un’azione coordinata tra governo, parti sociali e imprese per definire una strategia industriale chiara e a lungo termine. Per La Forgia, è essenziale investire nella formazione degli imprenditori, affinché possano comprendere l'importanza della digitalizzazione e integrarla nelle loro realtà produttive. Solo con una visione strategica che includa anche l’aspetto culturale sarà possibile sfruttare pienamente le opportunità offerte dal nuovo piano e garantire un futuro competitivo e sostenibile all’industria italiana.
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